A chi entrasse a Lucca per la prima volta durante i giorni di Lucca Comics&Games sembrerebbe di essere in una gigantesca festa di Carnevale, vedendo migliaia di giovani e meno giovani vestiti e truccati in modi assai strani. Questo perché in quei giorni moltissime sono le persone che partecipano alla Fiera come Cosplay. Il termine deriva dall’abbreviazione di due parole inglesi, Cos – che sta per “costume” e play – che sta per giocare o interpretare. Cosplay (Cos+play, fenomeno nato in Giappone circa 40 anni fa) significa quindi indossare un costume per interpretare il proprio personaggio preferito, un tempo solo dei fumetti, dei cartoni ed ora anche dei videogiochi, dei film e dei serial televisivi.
Questo allargamento ad altri generi ed altri media ha riguardato tutta la fiera che, nata 50 anni fa come Salone Internazionale dei Comics è negli anni cresciuta allargando via via il campo di interesse ed inglobando oltre i fumetti ed i cartoni tutto ciò che riguarda l’intrattenimento, quindi anche giochi cinema e tv, cambiando anche la denominazione: nel 1993 è divenuta come Lucca Comics e nel 1995 ha assunto la denominazione Lucca Comics & Games.
La nuova formula si è rivelata vincente, visto che la manifestazione è cresciuta di anno in anno sino ad essere oggi considerata non solo la più importante rassegna italiana del settore, ma la prima d’Europa e seconda al mondo (dopo il Comiket di Tokyo).
I numeri dell’edizione di questo 2017, svoltasi dal 1° al 5 novembre scorsi, sono impressionanti: 700 espositori, 90 location all’interno delle Mura della città toscana, oltre 240 mila presenze da ticketing in cinque giorni.

I cosplayer sono stati parte anche quest’anno presenti in gran numero, girando liberamente o con parate, concorsi e raduni spontanei per tutti i 5 giorni; tra i momenti più seguiti, la parata militare a tema Call of Duty con tanto di veri mezzi bellici della Seconda Guerra Mondiale e la parata Star Wars
Gli espositori erano disseminati nei vari padiglioni in giro per la città, alcuni singolarmente come la Panini (editore della Marvel e della Disney) e la Bonelli (editori di Tex, Zagor ecc) o come la Warner Bros, la Fox, Netflix e la Nintendo. All’interno dei padiglioni si potevano compare fumetti o dvd, incontrare autori, provare giochi, vedere costumi originali ed altro ancora.
Le case editrici più piccole, autori ed i principali illustratori nazionali ed internazionali riempivano altri padiglioni, presi d’assalto dai visitatori anche per ottenere firme e dediche.
Per quanto riguarda la parte games, nella tensostruttura più grande d’Italia (9.000 mq) si sono concentrati i protagonisti del gioco da tavolo, di ruolo, dell’editoria fantasy, sci-fi e horror, da Mondadori a Salani. Protagonisti assoluti sono stati i tavoli da gioco degli editori leader ed i principali giochi di carte collezionabili per tutte le età. Riguardo ai videogiochi, il pubblico si è concentrato soprattutto all’interno dei padiglioni dedicati ai titoli del momento, tra cui Call of Duty: WWII e Destiny 2 di Activision e al padiglione Nintendo per la versione finale di SuperMario Odyssey, o nello stand ufficiale Blizzard presente per la prima volta in Italia.
La chiesa di San Romano è stata la location completamente dedicata al gaming competitivo, la Esports Cathedral, che ha visto competere giocatori professionisti provenienti da tutto il mondo, per un montepremi di oltre 37.000 euro, che si sono sfidati in tornei di Starcraft: Remastered, Quake Champions e Overwatch seguiti in diretta streaming da moltissimi appassionati

Per gli amanti dei comics (Manga) , dell’arte e della cultura nipponica vi era la Japan Town, il quartiere del centro storico lucchese dedicato interamente a loro dove tra l’altro gli appassionati dei robot anni ’70 e ’80 hanno trovato in mostra tanti Chogokin, action figure in plastica e metallo dei più amati mecha e prototipi, prodotti esclusivi e diorami dedicati a Naruto, Dragon Ball, One Piece, Sailor Moon e i Cavalieri dello Zodiaco.

Ai visitatori più piccoli e alle loro famiglie era dedicata l’area Junior dove hanno potuto partecipare ad eventi tematici, giocare con i Lego e con le carte e i videogiochi di Pokémon e immergersi nelle atmosfere di Harry Potter .

Non sono solo i numeri a decretare l’ottimo esito della manifestazione, ma anche i tantissimi ospiti di caratura internazionale che hanno preso parte a questa edizione: da  Robert Kirkman, creatore della saga a fumetti e televisiva di The Walking Dead, a Gabriele Salvatores, dai protagonisti delle acclamate serie TV Stranger Things e Star Trek: Discovery, al rapper  Ghali, passando per gli artisti ed illustratori John Howe ed Michael Whelan,  e molti altri ancora.
Oltre ai grandi ospiti, il mondo dell’illustrazione e del fumetto è stato celebrato anche con le mostre, come sempre allestite nelle splendide sale di Palazzo Ducale: dal realismo immaginario dell’artista fantasy americano Michael Whelan alle opere del maestro del manga Tayo Matsumoto e i fumetti sull’adolescenza di Raina Telgemeier, e poi ancora Igort, Sio, Federico Bertolucci.

È stata un’edizione molto seguita anche online: sulla pagina ufficiale Facebook di Lucca Comics & Games negli ultimi 7 giorni ci sono stati in media 800.000 contatti giornalieri, con un picco di oltre 2 milioni di contatti nella giornata del 3 novembre, mentre i live condivisi hanno ottenuto oltre 265.000 visualizzazioni. Instagram e Twetter pure hanno registrato una crescita di quasi il 20 %.

Per tutti gli appassionati di fumetti, giochi, videogiochi e delle varie forme di entertainment l’appuntamento è per l’edizione 2018 di Lucca Comics&games.

Elisa Sergio

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