L’artista francese regala a Firenze una riflessione sull’accessibilità dei luoghi della cultura nell’epoca del coronavirus. Una ferita profonda inferta all’arte, rappresentata da un’opera magnifica.

La Ferita, questo il nome dell’ installazione comparsa sulla facciata di Palazzo Strozzi a Firenze, installazione site specific di JR, artista francese che ormai da anni stupisce, colpisce e fa pensare grazie ai suoi lavori che non dimenticano mai di affrontare l’attualità con un linguaggio comprensibile a tutti. L’opera, appare come una sorta di squarcio sulla facciata, per ricordare, se mai ancora ve ne fosse bisogno, quanto l’arte sia necessaria e la sua privazione ci abbia feriti, tutti.

La nuova opera alta 28 metri e larga 33, apre alla visione di un interno reale e immaginato allo stesso tempo e spinge a fare una riflessione sull’accessibilità ai luoghi della cultura nell’epoca del Covid

Realizzata con un collage fotografico in bianco e nero tipico dello stile dell’artista, è costruita come un gioco illusionistico in cui sembra di poter guardare all’interno, vedendo diversi ambienti di Palazzo Strozzi: il colonnato del cortile, un’immaginaria sala espositiva con i quadri della Primavera e della Nascita di Venere del Botticelli, e una biblioteca. 

Con grande ottimismo e soddisfazione JR ha parlato della sua ultima opera che ha ridato vita a Palazzo Strozzi – chiuso come tutti i musei italiani in zona rossa o arancione – a Firenze e a tutti i cittadini. È lui stesso infatti a raccontare quanta emozione provi nel vedere i fiorentini, i lavoratori e chiunque passi per piazza Strozzi, fotografare e immortalare il suo lavoro. Soddisfazione e gioia scaturite dalla consapevolezza di aver ridestato gioia, curiosità, interesse. Firenze, come molte altre città d’arte, ha perso i turisti e con loro il vitale pulsare che la contraddistingueva. Oggi, il 19 marzo giorno dell’inaugurazione dell’installazione – il capoluogo toscano è più vivo. 


    L’installazione, è stato spiegato, si inserisce all’interno di Palazzo Strozzi Future Art, nuovo programma, nato dalla collaborazione con Andy Bianchedi in memoria di Hillary Merkus Recordati, con l’obiettivo di creare una piattaforma per l’arte del presente. “E’ un piacere essere qui – ha detto JR oggi a Firenze – questa opera risveglia tante cose in tutti noi e quello che mi interessa è che ognuno la interpreterà in base alla sua storia, ognuno avrà una lettura differente. Un’opera del genere resta per pochi mesi, ma la sua immagine resterà nella testa delle persone anche in futuro e penso che anche quando non ci sarà più le persone che l’hanno vista andranno a vedere cosa c’è dietro a quel muro”. Per Arturo Galansino, direttore della Fondazione Palazzo Strozzi “nell’attuale difficoltà di offrire occasioni di fruizione dell’arte in spazi tradizionali, la scelta di creare un’opera visibile a chiunque sulla facciata di Palazzo Strozzi diviene un invito a ritrovare un rapporto diretto con l’arte e una sollecitazione per nuove forme di condivisione e partecipazione”. 

La ferita è per tutti, è arte come dovrebbe sempre essere: fruibile da chiunque lo desideri. È un dirompente squarcio non solo nella facciata di uno dei più bei palazzi rinascimentali della città, ma nell’animo di chiunque lo guardi. È l’invito a entrare anche se non si può, o quando si potrà, ma, nel frattempo, è anche la spinta a non dimenticare che ciò che ci aspetta, è lì dentro e in tutto il paese.

L’opera sarà visibile sino al 22 agosto 2021

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