AUDITORIUM DELLA CONCILIAZIONE ROMA | 15 MARZO 2018
Va in scena allo storico Auditorium della Conciliazione a Roma la prima di Giudizio Universale. Michelangelo and the Secrets of the Sistine Chapel, ovvero quello che si annuncia come “lo show degli show”, dedicato da Marco Balich all’ultimo capolavoro di Michelangelo realizzato per la Cappella Sistina.
Lo spettacolo ruota attorno alla vicenda dell’incarico da parte di papa Clemente VII, eletto nel Conclave del 1523, di dare una nuova veste alla parte dell’altare della Cappella Sistina, giunto a Michelangelo, ben trent’anni dopo il termine dei lavori di decorazione della volta della Cappella stessa voluti dal papa Giulio II nel 1508.
Ed è così che dall’immensa energia sprigionata dall’affresco del Giudizio Universale, che rivela al mondo il tramonto del tempo degli uomini e delle passioni di fronte al trionfo dell’eternità divina, si dipanano vortici multidirezionali che travolgono tutti i sensi, dando vita ad un’inedita, mirabolante narrazione che coinvolge il sacro Libro della Genesi, le gesta romane del Buonarroti, l’antichissimo mistero del rito del Conclave, in un tumultuoso turbinio di luci, colori, giochi ottici, suoni e persino odori, culminante in una imponente Apocalisse.
La realizzazione di una tale immane macchina sensoriale, per la co-regia di Lulu Helbek e la supervisione teatrale di Gabriele Vaciesci, è stata resa possibile dall’incontro tra lo spirito visionario di Artainment Worldwide Shows e la consulenza scientifica dei Musei Vaticani, la cui attitudine avanguardistica prende voce, in un cortocircuito sonoro che arriva a toccare le corde dell’emozione, grazie alla versione, assolutamente contemporanea, della celeberrima sequenza medievale in lingua latina del Dies irae cantata dal grande Sting in persona.