Dall’ 8 giugno al 9 luglio 2017 il Complesso del Vittoriano ospita un’antologia dedicata all’artista romano Enrico Di Nicolantonio
La Sala del Giubileo del Complesso del Vittoriano – Ala Brasini di Roma ospita, dall’8 giugno fino al 9 luglio 2017, la mostra DICÒ I Combustioni.
Circa 40 le opere esposte, alcune per la prima volta, che fondono gli echi di Andy Warhol e Alberto Burri alla Street Art.
Dicò avvolge i ritratti di personaggi famosi, considerati icone del proprio tempo, in una lastra di materiale plastico che viene poi bruciato e piegato, dando all’opera una nuova prospettiva tridimensionale. L’artista, attraverso la combustione dona una nuova vitalità ai volti di personaggi gia’ miti per la società di massa, rendendoli unici. L’uso del fuoco nelle sue opere non è perciò distruttivo ma bensì rivitalizzante. Anche l’uso del neon, una costante nelle sue creazioni, ha la funzione di ingentilire l’opera ed il mito stesso. Il curatore della mostra Lamberto Petrecca dice a riguardo “ Dico’ rende plastici e combusti personaggi veri e reali . E’ la vita stessa , attraverso i suoi esponenti più noti, che si deforma e trasmuta in altro. I ritratti di Dico’ diventano cosi’ quasi Primi Piani cinematografici.”
Ed anche Vittorio Sgarbi, nel suo intervento critico, sottolinea “ …brucio perché sono, e non voglio essere come il sistema vorrebbe, ma brucio anche per fare rinascere, dare nuova vita riscattare la forma bruta dell’esistente, caricarla di nuove pulsioni interiori, con un senso del vissuto che confida nel fascino del relitto della civiltà industriale, secondo la più raffinata delle espressioni decorative, capace di presentare l’opera secondo una nuova indole, una nuova anima.”
Dal figurativo al materico, dal geometrico al concettuale l’ artista, formatosi tra Roma e gli Usa, diventa espressione di uno stile creativo ed originale, che assorbe gli stimoli più vari facendo della Pop-Art la propria area di riferimento.
I personaggi si deformano e si trasformano, e da questa sintesi Dicò può dare nuova vita ai miti contemporanei: un “Pantheon immaginifico” che comprende i grandi del passato come Gandhi, Fidel Castro, Mohammad Alì e Gianni agnelli, da Marilyn alla Gioconda, ma anche i nuovi idoli di oggi, da Penelope Cruz a Keanu Reeves, da Luisa Ranieri ad Antonio Banderas, e tanti altri.
Accanto ai personaggi, Dico’ ritrae anche monumenti e architetture simboli della nostra epoca, dalla Torre Eiffel alle Torri Gemelle, anch’essi idealizzati e mitizzati, bruciati, contorti, distorti e ricreati.
Artista romano, classe 1964, Enrico Di Nicolantonio affascinato dal mondo dell’ arte contemporanea e appassionato di cinema italo-americano ha frequentato l’istituto d’arte di Via di Ripetta. Attualmente l’artista si divide tra l’Italia e l’America dove è molto noto fra le star di Hollywood che ha ritratto appunto nei suoi lavori.
Nella sua vulcanica attività, caratterizzata da dinamicità, pulsione creativa ed originalità Dicò ha nell’ultimo periodo aperto delle innovative “temporary art gallery” in cui esporre le sue opere.
In questo filone la mostra COMBUSTIONI riassume il percorso fatto dall’artista fin ad oggi.