Internazionalizzare la gestione del patrimonio.
Al via la prima edizione della
International School of Culturale Heritage
della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali
(Roma, 6 novembre 2019)Archeologi, architetti e manager culturali provenienti dal bacino del Mediterraneo del Sud e del Levante e associati dall’Etiopia. Sono i venti allievi della prima edizione della International School of Cultural Heritage, il corso di aggiornamento professionale della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturalidestinato a candidati stranieri: un laboratorio permanente che, ad ogni edizione, circoscrive un’area geografica di provenienza dei partecipanti e un tema di approfondimento.
Il programma prende il via il 6 novembre, alla presenza del Ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini.
Un percorso della durata di cinque mesi con il quale la Fondazione, guidata dal commissario straordinario Carla Di Francesco,punta a internazionalizzare il sistema dei beni culturali ed esportare l’eccellenza italiana nella ricerca e formazione relative alla tutela e gestione del patrimonio.
Per la sua prima edizione, che vede partecipanti provenienti da Egitto, Iraq, Israele, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Palestina, Tunisia, Turchia ed associati dall’Etiopia, la School si concentrerà in particolare sulla gestione dei siti archeologici, col titolo Managing Mediterranean archaeological heritage: challenges and strategies.
In principio i partecipanti sono impegnati da conferenze di esperti nazionali e internazionali che presentano esempi e casi di studio, in visite presso le più importanti istituzioni o aziende attive nel campo della gestione del patrimonio culturale e in visite tematiche ai siti archeologici. Seguono tre mesi da spendere presso un istituto pubblico o privato attivo nella gestione del patrimonio archeologico in Italia dove, studiandone modello e prassi, i partecipanti possono sviluppare una propria idea progettuale applicabile al proprio contesto di provenienza. Chiudono l’esperienza un momento di scambio e confronto ed un seminario, programmato per il 2 e 3 aprile 2020, cui sono invitati i responsabili apicali della organizzazione da cui provengono i partecipanti
Nella giornata di apertura, ospitata a Palazzo Altemps, dopo i saluti di Carla Di Francesco, gli interventi di Daniela Porro, Direttore del Museo Nazionale Romano e dell’ambasciatore Andrea Meloni, Advisor della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, una lectio magistralisdi Massimo Osanna, Direttore del Parco Archeologico di Pompei. Infine, una visita tra le preziose collezioni della sede del Museo Nazionale Romano.
Ufficio stampa: Domenico Nucera
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